Playontape

Il lato più oscuro del Salento è raccontato dai Playontape, band che si muove sui binari della New Wave e del Post-Punk. Accompagnati dalla voce profonda di Luca Attanasio e dalla batteria possente di Paolo del Vitto, sullo sfondo, i synth a tinte fosche di Donato Nicolaci si mescolano alle ritmiche tracciate dal basso di William Buscicchio e le chitarre di Daniele Spano. 

i Playontape nascono a Lecce nel 2009 e affinano i loro sound suonando molto dal vivo. Nel 2010 decidono di partecipare a Italia Love Wavee con i loro mix di New Wave e Post-Punk riescono a vincere le selezioni provinciali. Playontape

Nel 2011, per la band è il momento di raccogliere le idee e di trasformare l’intensa attività live in un disco: nasce così A place to Hide, per la Rivolta RecordsL’album riceve la giusta attenzione e la critica concorda nel considerare i Playontape una band in grado di maneggiare sapientemente la New-Wave, a partire dai padri fondatori, i Joy Division fino ai recenti Interpol. L’album permette loro di suonare in giro per l’Italia e di girare il loro primo video: Kabuki Syndrome che grazie alla regia di Hermes Mangialardo vince il Premio Imperia Film Festival. Nel 2013, uno dei brani contenuti del disco, Running in the snow, viene selezionato per far parte della colonna sonora del film Ogni volta che parlo con me di Mattia Greco e Ippolito Chiarello. 

Nel 2014, dopo una lunga gestazione, esce il secondo album The Glow, sempre per La Rivolta Records. In questo disco la band si smarca un pò dall’eccessivo revival New-Wave per dare maggiore spazio all’elettronica, anche se le chitarre sono sempre nervose e la voce continua a muoversi tra i ghiacci eterni. La batteria resta padrona della scena, creando così un sound in bilico tra la ballatona There’s no tomorrow e la tiratissima Faith. Assolutamente accattivante l’episodio quasi-morriconiano di  Good and the Fall, (un percorso che si spera la band possa sviluppare maggiormente). 

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foto credits Playontape